Il valzer delle poltrone negli studi legali
Ci ha messo oltre un decennio prima di tornare a New York ma ora che rimette piede a Manhattan Carnelutti sceglie la Madison Avenue. Al suo fianco, grazie all'accordo di joint venture che porterà all'apertura di uno studio congiunto, Altieri, Esposito & Minoli PLLC (AEM). La nuova realtà si chiamerà AEM Carnelutti Law Firm e prevede l'integrazione attraverso l'ingresso dello studio milanese nel capitale AEM.
Nello spirito delle partnership, il fronte operativo sarà biunivoco: da una parte l'offerta verso le aziende Usa interessate a investire in Italia (in particolare nei settori real estate, metalmeccanico, energy, fashion, food e media) dal punto di vista legale, tributario e finanziario, sia direttamente sia attraverso i loro studi di riferimento non presenti in loco; dall'altra la garanzia della protezione legale alle aziende italiane ed europee che intendono espandersi nel mercato nordamericano, talvolta in coordinamento con grandi strutture professionali degli Stati Uniti senza una presenza in Europa continentale.
L'accordo operativo trae linfa nell'ambito del rinnovato interesse degli investitori nordamericani al mercato italiano e dal posizionamento di primissimo piano che la joint venture professionale assicurerà ai due studi legali qualora venga effettivamente creata la zona di libero scambio tra l'Europa e gli USA, ai sensi del Parternariato Transatlantico per il Commercio e gli Investimenti (TTIP), attualmente in fase di negoziazione avanzata.
La joint venture tra Carnelutti Studio Legale Associato e AEM ha avuto l'endorsement della American Chamber of Commerce in Italy, da 100 anni impegnata a favorire e consolidare le relazioni commerciali Italia-USA.
Oltre al movimento in espansione oltreoceano, Carnelutti continua il rafforzamento interno. In arrivo dallo studio Morri Cornelli Alessandra Fabbri, specializzata in diritto del lavoro sia in ambito giudiziale che stragiudiziale. L'avvocato ha al suo attivo anche una interessante esperienza in materia di privacy.
Le relazioni sono al centro dell'iniziativa avviata dallo studio legale Lexellent: «Se non ti trovi bene, non paghi», avviata per consolidare sempre più una struttura di alta qualità non solo nel diritto ma anche nelle relazioni umani, valore aggiunto della competenza nell'attività dello studio.
«Sappiamo da un'indagine sulla qualità delle nostre prestazioni commissionata a Tradelab – spiega Sergio Barozzi, managing e founding partner dello studio - non solo che clienti ci apprezzano per la nostra competenza, disponibilità e per la capacità di interpretare le loro esigenze a 360 gradi, ma anche che i clienti trovano da noi empatia e riescono prima di tutto a creare un rapporto di fiducia, non solo competenze tecniche giuridiche». Da qui la garanzia che «se qualcosa non va siamo pronti ad ascoltarli, purché vengano subito a dircelo parlandone apertamente: preferiamo avere clienti soddisfatti che farci pagare parcelle da persone che alla fine se ne vanno mugugnando o sbattendo la porta».
La ricerca ha rivelato che la scelta dello studio da parte del cliente è legata in primo luogo all'empatia, poi alla disponibilità dell'avvocato, prima ancora che alla competenza e al prezzo; la differenza tra la discriminante “empatia” e quella “prezzo” supera il 20 per cento. Da qui l'introduzione di una “garanzia umana”, come ha spiegato Giovanni Battista Benvenuto, founding partner Lexellent, che è diversa dal success fee di derivazione americana legata alla vittoria in tribunale perché non legata soltanto alle prestazioni forensi.
Nomine in corso – Saranno effettive dal 1° gennaio 2016 le due nomine a soci nello studio Maisto e Associati. La nuova compagine associative potrà contare su Paola Marzetta e Nicola Saccardo.
Entrambi dottori commercialisti, Marzetta è la prima donna a diventare socia dello studio e si occupa prevalentemente di contenzioso tributario, verifiche fiscali e procedure di adesione con l'amministrazione finanziaria; Saccardo, operante nella sede di Londra, è anche avvocato e continuerà ad occuparsi di fiscalità internazionale e comunitaria, delle operazioni di investimento da e per il Regno Unito nonché dei profili tributari dei trust e dei passaggi generazionali.