Penale

L'automobilista deve essere sempre in grado di prevedere le mosse del pedone ed evitarlo

Nel caso concreto, invece, nei pressi di una stazione di autobus il pedone era stato investito riportando lesioni molto gravi e successivamente il decesso

immagine non disponibile

di Giampaolo Piagnerelli

L'automobilista deve procedere sempre a una velocità tale che gli consenta di frenare ed evitare il pedone. Nel caso di specie il veicolo era piombato addosso al cittadino cagionandogli in un primo tempo lesioni gravissime e successivamente il decesso. Il principio è stato enunciato dalla Cassazione con la sentenza n. 20912/21.

La vicenda

Con sentenza del 25 giugno 2021 la Corte d'appello di Roma - revocando le statuizioni civili - aveva confermato la sentenza del tribunale di Roma con cui il conducente del veicolo era stato ritenuto responsabile del reato di omicidio colposo, di cui all'articolo 589 comma 2 del Cp, perché in fase di giudizio era stata evidenziata una colpa consistita in negligenza, imprudenza e imperizia. E ancora con il suo comportamento alla guida dell'autovettura il conduttore aveva violato l'articolo 140 del Cp: nell'effettuare una svolta sinistra, investiva un soggetto che stava attraversando la carreggiata al di fuori delle strisce pedonali, cagionandogli lesioni così gravi che lo conducevano alla morte.

Il ricorso alla Suprema corte

L'automobilista ha proposto ricorso per Cassazione rilevando come non si potesse considerare colpevole visto che la velocità era moderata e fuori pioveva così forte che la visibilità era seriamente compromessa. I Supremi giudici hanno chiarito che «in tema di circolazione stradale, il principio dell'affidamento, trova un temperamento nell'opposto principio secondo cui l'utente della strada è responsabile anche del comportamento imprudente altrui purché questo rientri nei limiti della prevedibilità». Si legge, infatti, nella sentenza di Cassazione che l'obbligo di moderare adeguatamente la velocità, in relazione alle caratteristiche del veicolo e alle condizioni ambientali, va inteso nel senso che il conducente deve essere in grado di padroneggiare il veicolo in ogni situazione. Ciò che va valutato nella specifica situazione di fatto è la ragionevole prevedibilità della condotta della vittima, ma anche la possibilità di porre in essere la manovra di emergenza necessaria a evitare l'evento.

D'altro canto il comportamento richiesto al conducente, in questa ipotesi, era quello descritto dall'articolo 141 del Cds secondo cui «il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l'arresto tempestivo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinnanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile». E così non può dubitarsi che fra gli ostacoli prevedibili vi sia un pedone che attraversa la strada in un punto privo di strisce pedonali. In una simile situazione l'ostacolo non può dirsi improvviso, proprio per la vicinanza della stazione degli autobus e del traffico pedonale a esso connesso.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©