Rassegne di Giurisprudenza

L'elemento psicologico costituito dal fine di profitto nel reato di rapina

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a cura della Redazione Diritto

iReati contro il patrimonio - Delitti - Rapina - Elemento soggettivo - Dolo - Profitto - Carattere - Fattispecie.
Nel delitto di rapina il profitto può concretarsi in ogni utilità, anche solo morale, nonché in qualsiasi soddisfazione o godimento che l'agente si riprometta di ritrarre, anche non immediatamente, dalla propria azione, purché questa sia attuata impossessandosi con violenza o minaccia della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene.
• Corte di cassazione, penale, sezione 2, sentenza del 16-06-2023, n. 26182

Delitti contro il patrimonio - Mediante violenza - Rapina - Ingiusto profitto nel delitto di rapina - Nozione.
Nel reato di rapina, l'elemento psicologico costituito dal fine di profitto può essere costituito da una qualsiasi utilità che il reo si riprometta di ottenere. (Nella specie, la Corte ha ritenuto che integrasse il dolo specifico del reato il fine perseguito dall'imputato di indurre la ex fidanzata, mediante la sottrazione violenta della borsa, a riprendere la cessata relazione di convivenza).
•Corte di cassazione, penale, sezione 2, Sentenza del 21-02-2023, n. 7301

Reati contro il patrimonio - Delitti - Rapina - Elemento soggettivo (psicologico): dolo - Ingiusto profitto - Vantaggio morale o sentimentale - Sussistenza - Fattispecie.
Nel delitto di rapina, l'ingiusto profitto non deve necessariamente concretarsi in un'utilità materiale, potendo consistere anche in un vantaggio di natura morale o sentimentale che l'agente si riproponga di conseguire, sia pure in via mediata, dalla condotta di sottrazione ed impossessamento, con violenza o minaccia, della cosa mobile altrui. (Nella specie, la Corte ha ritenuto che integrasse il dolo specifico del reato il fine perseguito dall'imputato di indurre la ex fidanzata, mediante la sottrazione violenta della borsa, a riprendere la cessata relazione di convivenza).
• Corte di cassazione, penale, sezione 2, sentenza del 27-05-2019, n. 23177

Reati contro il patrimonio - Rapina - Profitto - Nozione - Fattispecie. (Cp, articolo 628)
Nel reato di rapina sussiste l'ingiustizia del profitto quando l'agente, impossessandosi della cosa altrui (nella specie, un telefono cellulare), persegua esclusivamente una utilità morale, consistente nel prendere cognizione dei messaggi che la persona offesa abbia ricevuto da altro soggetto, trattandosi di finalità antigiuridica in quanto, violando il diritto alla riservatezza, incide sul bene primario dell'autodeterminazione della persona nella sfera delle relazioni umane.
• Corte di cassazione, penale, sezione 2, sentenza del 19-03-2015, n. 11467