L’intelligenza artificiale sta cambiando il marketing legale
L’AI sta trasformando la professione legale ma la sua adozione richiede competenze specifiche e una governance adeguata per gestire i rischi legati alla riservatezza dei dati e alla conformità normativa
L’intelligenza artificiale (AI) non solosta rivoluzionando la pratica forense, ma sta anche ridefinendo il modo in cui gli studi legali attraggono e interagiscono con i clienti. Dall’ottimizzazione per i motori di ricerca all’esperienza utente sui siti web, fino alla creazione di contenuti e all’uso dei chatbot, l’AI sta riscrivendo le regole del marketing digitale per gli avvocati.
L’innovazione tecnologica sta trasformando il settore legale a una velocità senza precedenti.
Ecco cinque tendenze chiave che gli studi legali italiani devono conoscere per rimanere competitivi e sfruttare al meglio le nuove opportunità offerte dalla tecnologia.
L’AI sta cambiando il modo in cui i clienti ricercano gli studi Legali. I motori di ricerca tradizionali come Google e Bing stanno integrando sempre più AI generativa nei loro algoritmi, fornendo risposte dirette invece di semplici elenchi di risultati. Questo fenomeno, unito all’ascesa di motori di ricerca basati su AI come ChatGPT e Perplexity, sta modificando il comportamento di ricerca degli utenti.
Per gli studi legali, ciò significa che la SEO tradizionale rimane fondamentale, ma che è altrettanto cruciale ottimizzare i contenuti per i nuovi strumenti di ricerca AI, i quali privilegiano siti autorevoli e ben strutturati. La capacità di fornire informazioni chiare e affidabili determinerà la visibilità dello studio nelle ricerche online.
L’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) continua a essere un pilastro del marketing legale. Tuttavia, con l’evoluzione dell’AI, i criteri di valutazione della qualità di un sito web stanno diventando ancora più selettivi.
Fattori come il punteggio di autorità del dominio, la qualità dei contenuti e la struttura del sito influenzano direttamente la posizione nei risultati di ricerca, anche quando vengono generati da AI. In particolare, i motori di ricerca AI tendono a citare fonti di alta qualità nelle loro risposte, rendendo la reputazione digitale dello studio un elemento chiave per attrarre nuovi clienti.
Grazie agli strumenti di navigazione basati su AI, gli utenti trascorreranno meno tempo a cercare informazioni sui siti degli studi legali, poiché otterranno risposte immediate e precise. Questo potrebbe ridurre il tempo medio di permanenza sulle pagine, ma potrebbe anche aumentare il tasso di conversione: meno utenti frustrati che abbandonano il sito senza trovare ciò che cercano.
Per gli studi legali, diventa quindi essenziale adattare il design e la struttura dei propri siti web, rendendoli facilmente navigabili e in grado di fornire rapidamente le informazioni richieste. Monitorare le metriche di engagement e conversione sarà cruciale per rimanere al passo con queste nuove dinamiche.
I chatbot e l’assistenza AI possono essere la nuova frontiera del business development legale?
I visitatori dei siti web degli studi legali si aspettano sempre più spesso di trovare assistenza immediata, e i chatbot basati su AI stanno diventando strumenti imprescindibili. L’implementazione di chatbot avanzati può migliorare l’esperienza utente, rispondere alle domande frequenti e guidare i potenziali clienti verso un contatto diretto con lo studio.
Tuttavia, è fondamentale che questi strumenti siano programmati per evitare errori nella consulenza legale. Un chatbot non può sostituire un avvocato, ma può facilitare il primo contatto e indirizzare gli utenti verso una consulenza professionale personalizzata.
Nonostante i cambiamenti nel modo in cui le informazioni vengono cercate e consumate, il content marketing rimane il cuore della strategia digitale per gli studi legali. Creare contenuti di valore, chiari e ottimizzati per i motori di ricerca AI è oggi più importante che mai.
Gli articoli di approfondimento, le guide pratiche e i video informativi aiutano a posizionare lo studio come un punto di riferimento nel proprio settore. Inoltre, strumenti di AI generativa possono essere utilizzati per ottimizzare i contenuti, suggerire argomenti di tendenza e migliorare l’efficacia della comunicazione digitale.
L’integrazione dell’AI nel marketing legale non è una minaccia, ma un’opportunità per gli studi legali che sapranno adattarsi e innovare. Chi riuscirà a sfruttare al meglio questi strumenti avrà un vantaggio competitivo significativo, migliorando la propria visibilità online, ottimizzando l’interazione con i clienti e posizionandosi come leader nel settore.
I risultati della “Survey 2024 AI Generativa e Studi Legali” di MOPI e dell’analisi “The Future is Now: Artificial Intelligence and the Legal Profession” condotta da IBA (International Bar Association) offrono un quadro chiaro: l’AI sta trasformando la professione legale, ma la sua adozione richiede competenze specifiche e una governance adeguata per gestire i rischi legati alla riservatezza dei dati e alla conformità normativa. Il cammino verso la piena integrazione è ancora lungo e richiede risorse, adattamenti culturali e normative di compliance ben strutturate.
I settori dei servizi professionali, risentendo maggiormente dell’andamento del mercato, spesso accusano dei rallentamenti, cosa che però non è accaduta in tema di GenAI, dove innovazione e la crescente domanda hanno continuato a trainare il settore, rispondendo in maniera positiva alle sfide poste dal mercato.
In poco più di un anno dall’introduzione di ChatGPT, la GenAI ha catalizzato notevoli cambiamenti, diverse organizzazioni hanno iniziato ad esplorare i potenziali casi d’uso di GenAI, tra i quali è emerso il valutare, testare e determinare quali strumenti possono o potranno essere inseriti nei piani strategici degli studi legali.
Ci sarà anche probabilmente più slancio verso GenAI nei prossimi anni. La vera forza risiede nella collaborazione tra GenAI e professionisti esperti, in grado di sfruttare l’AI per accrescere il valore umano, non per sostituirlo completamente.
In un mondo sempre più digitalizzato, la chiave del successo per gli studi legali italiani sarà quella di combinare tecnologia, strategia e contenuti di valore per costruire una presenza online solida e autorevole.
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*Valeria Cavallo - Marketing & Communication Manager