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L'Unione Europea pubblica il primo quadro giuridico sull'IA. Cosa cambia per il legal tech?

Il 21 aprile scorso, la Commissione europea ha pubblicato la Proposta di regolamento sull'approccio europeo all'Intelligenza Artificiale proponendo, per la prima volta in assoluto, un quadro giuridico europeo sull'IA. L'esigenza di agire e di coordinarsi a livello sovrastatale nasce proprio dalla rilevanza strategica dell'IA per l'Unione in ambiti quali l'economia, l'ambiente, la medicina, la giustizia.

di Alessandro Del Bono e Annalisa Olivieri*


Il 21 aprile scorso, la Commissione europea ha pubblicato la Proposta di regolamento sull'approccio europeo all'Intelligenza Artificiale proponendo, per la prima volta in assoluto, un quadro giuridico europeo sull'IA. L'esigenza di agire e di coordinarsi a livello sovrastatale nasce proprio dalla rilevanza strategica dell'IA per l'Unione in ambiti quali l'economia, l'ambiente, la medicina, la giustizia.

Il regolamento segue un approccio basato sul livello di rischio e sugli usi di IA che creano un rischio inaccettabile, un rischio elevato e un rischio basso o minimo. La nuova proposta di regolamento prevede regole di trasparenza armonizzate, applicabili a tutti i sistemi di IA (titolo I), specifiche disposizioni per pratiche vietate di IA (titolo II) e per sistemi di IA classificati "ad alto rischio" (titolo III), come ad esempio la giustizia predittiva, e infine codici di condotta (titolo IX) per le altre attività professionali collegate al settore legale non ad alto rischio, come ad esempio i legal tech tools. In questo caso, il regolamento incoraggia i fornitori di sistemi IA non ad alto rischio ad applicare volontariamente i requisiti obbligatori per i sistemi IA ad alto rischio, prevedendo per esempio impegni volontari relativi alla sostenibilità ambientale, all'accessibilità per persone con disabilità, e via dicendo.

La nuova proposta di regolamento lo conferma: l'accelerazione nel percorso di digitalizzazione è evidente, e riguarda (sebbene in misura minore) anche i dipartimenti legali. Questa è però solo una delle innumerevoli sfide da affrontare. Anche sotto questo aspetto, il Legal Management può supportare i General Counsel e gli avvocati in-house a gestire i dipartimenti in modo efficiente e completo, a introdurre la tecnologia più adatta e a soddisfare le esigenze specifiche proprie e del business, grazie alla sua vasta raccolta di modelli, strutture e sistemi.

Prima di implementare una tecnologia, è però essenziale aggiornare la strategia della funzione legale per allinearsi con la strategia e le esigenze dell'organizzazione, identificando quali strumenti possono effettivamente supportare a mettere in pratica tale nuova strategia. La tecnologia è infatti solo una componente della trasformazione del dipartimento legale, e la sua efficacia dipende dalla qualità della strategia operativa del dipartimento stesso, e dai modi in cui le persone e i processi contribuiscono a raggiungere l'obiettivo.

Un nuovo aspetto che i dipartimenti legali del futuro devono prendere in considerazione, dunque, se intendono fare un uso avanzato delle tecnologie in un'ottica di trasformazione e rinnovamento della funzione legale. Occorre sapere come utilizzare e sfruttare al meglio gli strumenti di Legal Tech, per ottenere un miglioramento dell'efficienza.

Le prime iniziative di strategia digitale partono nel 2018, quando la Commissione europea e gli Stati membri si impegnano a collaborare e adottano il Piano coordinato sull'IA.

L'anno successivo, nel 2019, viene pubblicato il primo Rapporto sulla responsabilità per l'Intelligenza Artificiale e altre tecnologie emergenti, incentrato sui regimi di responsabilità delle tecnologie digitali emergenti; nello stesso anno, vengono rese disponibili anche le prime Linee guida etiche finali per un'Intelligenza Artificiale affidabile. In questi ultimi anni, tuttavia, il contesto tecnologico, economico e politico dell'IA si è notevolmente evoluto; per questo la Commissione europea ha presentato anche la revisione 2021 del piano coordinato, che rappresenta l'opportunità per aggiungere valore e rafforzare il ruolo globale dell'UE in materia di IA. Un numero sempre maggiore di utenti sta investendo nell'IA, e occorre agire in modo tempestivo per sfruttarne le opportunità e affrontarne le sfide.


*a cura di Alessandro Del Bono, Managing Associate Deloitte Legal e Annalisa Olivieri, Avvocato Deloitte Legal

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