La certificazione del know how e i potenziali benefici per il patent box
La gestione degli asset aziendali, tramite la Norma UNI ISO 55001:2015, rappresenta una base solida per la tutela del valore del know how sia preventiva che in sede di contenzioso
Il Patent Box, nel caso di valorizzazione mediante il metodo RPSM, agevola quelle aziende che producono un maggior EBIT grazie ai propri titoli di proprietà industriale e alle attività di ricerca e sviluppo connesse, rispetto a quello generato dal mercato di riferimento.
L'articolo 6, comma 1, del decreto Patent Box definisce ed elenca i beni immateriali che consentono alle imprese di accedere al regime opzionale di tassazione agevolata.
L'Agenzia delle entrate con la circolare 11/E del 2016 , precisando l'ambito oggettivo, esplicita le descrizioni dei beni immateriali agevolabili. Di fatto il bene immateriale dai confini più incerti e di più difficile individuazione è rappresentato da quello che viene definito "Informazioni aziendali ed esperienze tecnico-industriali, comprese quelle commerciali o scientifiche proteggibili come informazioni segrete, giuridicamente tutelabili" assimilabile al "know-how riservato e alle informazioni commerciali riservate " (segreti commerciali) come definito dalla Direttiva (UE) 2016/943 dell'8 giugno 2016 recepita in Italia con il Decreto Legislativo 11 maggio 2018 e pubblicato in G.U. n. 130 del 7 giugno 2018.
La circolare 11/E del 2016 dell'Agenzia delle Entrate definisce le condizioni affinché tali informazioni possano ritenersi giuridicamente tutelabili e quindi devono essere segrete, avere valore economico, ed essere sottoposte a misure da ritenersi ragionevolmente adeguate a mantenerle segrete. La prova deve risultare da una dichiarazione resa dal rappresentante legale all'Agenzia delle entrate che deve attestare tutta una serie di condizioni tra cui la precisa individuazione del no how e dell'adozione di misure concretamente idonee a garantire l'effettiva riservatezza delle informazioni, con la descrizione delle misure di secretazione adottate.
Considerando l'attuale possibilità di autoliquidazione dell'opzione Patent Box, mancando quindi un contraddittorio preventivo con l'Agenzia delle entrate, vi è il concreto rischio che, a posteriori, la stessa Agenzia non riconosca le condizioni oggettive di sussistenza del bene immateriale agevolabile riconducibile al know how.
Per diminuire o limitare tali rischi l'azienda ha l'opportunità di ricorrere alla Norma UNI ISO 55001:2015 relativa alla gestione degli asset aziendali. Nello specifico è consigliabile strutturare un sistema di gestione degli asset immateriali tra cui il know how aziendale. Il sistema prevede quindi una precisa identificazione del know how e dei segreti commerciali e, dopo aver eseguito un'opportuna risk analisys, definisce le più adeguate misure tecniche e giuridiche, esogene ed endogene, di secretazione e di valorizzazione di tali informazioni. Vengono messe in atto quindi specifiche procedure e modelli volti a generare all'interno delle organizzazioni un modus operandi volto alla tutela del know how. Tale sistema se certificato da un Ente terzo avrà indubbi risvolti positivi, soprattutto in merito alla sussistenza delle condizioni oggettive del bene immateriale, in caso di controlli a posteriori da parte dell'Agenzia delle entrate.
L'adozione di tale sistema non esaurisce i suoi benefici con il vantaggio fiscale del Patent Box ma rappresenta una base solida dal punto di vista della tutela del valore del know how sia preventiva che in sede di contenzioso, e rappresenta un elemento fondamentale per la valorizzazione del know how come asset patrimoniale.
È proprio con queste finalità che un'azienda italiana, Biocompatibility Innovation srl, ha raggiunto nel luglio 2021 quella che probabilmente, a livello europeo, è la prima certificazione UNI ISO 55001:2015 per i soli asset immateriali e in particolare per la gestione del know how, dei segreti commerciali e dei titoli di proprietà industriale. Fino ad ora, infatti, le certificazioni secondo lo schema sopracitato hanno riguardato principalmente gli asset materiali e tali sistemi sono adottati principalmente da aziende public utilities con un'ottica di ottimizzazione del facility management.
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*A cura del Dott. Roberto Bressan e Avv. Giovanna Garzin, esperti di certificazione e diritto industriale