La Naspi spetta al detenuto quando l’interruzione del lavoro è involontaria
Il trattamento è riconosciuto anche in caso di detenzione domiciliare
Il trattamento Naspi spetta al detenuto in caso di interruzione involontaria del lavoro carcerario per motivi di rotazione all’interno del carcere. Viceversa il trattamento non va concesso in caso di interruzione volontaria della rotazione (condizioni di salute, età o fine pena). Questa la risposta della Cassazione ( sentenza n. 19746/25) all’Inps in merito al diritto all’ indennità Naspi in relazione al lavoro carcerario a rotazione nell’ambito del rapporto di lavoro tra il detenuto e l’Amministrazione...