Professione e Mercato

La trasformazione in-house: legal operating model e work-sourcing

Qualsiasi riflessione sul futuro dei dipartimenti legali in-house non può prescindere da un'analisi delle strutture operative e della ripartizione strategica di ruoli e responsabilità, soprattutto in considerazione dell'emergere di nuove e diverse modalità di approvvigionamento

di Alessandro Del Bono e Annalisa Olivieri *


Qualsiasi riflessione sul futuro dei dipartimenti legali in-house non può prescindere da un'analisi delle strutture operative e della ripartizione strategica di ruoli e responsabilità, soprattutto in considerazione dell'emergere di nuove e diverse modalità di approvvigionamento.

Cosa è un modello operativo legale? Perché è importante?

L'esperienza e le ricerche in questo ambito suggeriscono che gli avvocati in-house trarrebbero beneficio da una gestione dei loro dipartimenti in ottica di "modelli operativi legali". Questi modelli specificano come sono organizzate le operazioni legali per fornire servizi alle rispettive aziende. In un dipartimento legale è sempre presente un qualche tipo di modello operativo, sebbene i legali interni possano non averne consapevolezza.
Modelli operativi ben strutturati e definiti aiutano a stabilire una direzione esplicita di crescita in qualsiasi impresa e portano molti benefici: generano chiarezza in coloro che lavorano all'interno dell'azienda e nei clienti, aiutano a valutare le performance operative (efficienza, efficacia e soddisfazione del cliente), forniscono un benchmark sistematico anche da confrontare con aziende simili e, infine, consentono la pianificazione di qualsiasi riorganizzazione strutturale.

Molti GC e CLO stanno prevedendo una trasformazione nel funzionamento dei loro reparti nei prossimi anni e i dipartimenti legali in-house iniziano progressivamente ad affrontare il "percorso di trasformazione" verso nuovi modelli di erogazione dei servizi, spesso basati sulla tecnologia e attenti a temi come ambiente e sostenibilità, che sono in grado di mettere in discussione i modelli tradizionali e rendere più efficiente il lavoro degli avvocati interni e quello degli studi legali esterni.

A proposito delle fonti di approvvigionamento, fino a poco tempo fa la decisione del General Counsel per la gestione di una determinata materia/processo legale era relativamente semplice: provvedere internamente o incaricare una struttura esterna (optando a volte per un mix di entrambi). Oggi l'equilibrio e la combinazione di lavoro interno ed esterno sono in continua trasformazione, con molte opzioni riconducibili a due grandi categorie di fonti di approvvigionamento alternative, una basata sul lavoro umano e l'altra sulla tecnologia.

Il fine è comune ed è quello di svolgere parte del lavoro di routine e ripetitivo a un costo significativamente più basso, facendo leva su sistemi automatizzati e su inferiori costi del personale.

Per garantire che tutte le linee di lavoro convergano in modo efficace verso il medesimo risultato è necessaria una strategia che possa orientare le scelte e una solida gestione del progetto/processo: la sfida è quella di raggiungere il miglior equilibrio tra risorse interne ed esterne, insieme a un equilibrio tra persone e tecnologia.

L'impatto della tecnologia sul business legale può infatti essere profondo, permettendo ad esempio di ridurre i costi del lavoro di routine, aumentare la qualità e la coerenza dei documenti, gestire il carico di lavoro del dipartimento in maniera efficiente, condividere know-how, assicurare una corretta gestione del rischio legale.

Forse il potenziale maggiore per le più recenti tecnologie in ambito giuridico è proprio nell'area della gestione del rischio. La possibilità di utilizzare tecnologie di data science su enormi masse di dati, per identificare i segnali di rischi legali e di compliance, agevolerà l'implementazione di sistemi capaci di predire l'insorgenza di problemi legali imminenti, fornendo in tal modo la possibilità di prevenirli. Occorrono tuttavia professionisti che sappiano fare la sintesi tra conoscenza legale e "linguaggio macchina" sia per "leggere" i dati sia per insegnare alle macchine a farlo.

Il Legal Management Consulting accompagna i General Counsel in questo viaggio di trasformazione. Non esiste infatti il dipartimento legale perfetto in assoluto. Esiste il dipartimento legale perfetto per l'organizzazione in cui opera. L'obiettivo del legal management è mirare a questa perfezione.

* a cura di Alessandro Del Bono – Managing Associate Deloitte Legal e Annalisa Olivieri – Associate Deloitte Legal

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©