Professione e Mercato

Omologato il piano di ristrutturazione di Fonderia Piave

La seconda sezione civile del Tribunale di Treviso, presieduta dal giudice Bruno Casciarri, ha omologato il piano di ristrutturazione (art. 64-bis CCII) della società trevigiana Fonderia Piave Srl, consentendo alla società la prosecuzione dell’attività in via diretta, con la salvaguardia dei 21 posti di lavoro.

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La seconda sezione civile del Tribunale di Treviso, presieduta dal giudice Bruno Casciarri, ha omologato il piano di ristrutturazione (art. 64-bis CCII) della società trevigiana Fonderia Piave Srl, consentendo alla società la prosecuzione dell’attività in via diretta, con la salvaguardia dei 21 posti di lavoro.

Fonderia Piave Srl è stata assistita dallo studio legale veronese MGG con il partner avvocato Nicola Maragna e l’associate Alessia Rocchetto. Per gli aspetti economico-finanziari sono intervenuti i commercialisti Vito Maurizio Misino e Giovanna Stubeli. La società di pianificazione Helidon Strategy & Recovery ha predisposto il piano di continuità.

Il piano è stato attestato dal commercialista Daniele Vanin partner Consimp, mentre il commissario è il commercialista Franco Zovatto.

Il tribunale ha omologato la procedura dopo aver preso atto del raggiungimento della maggioranza dei voti favorevoli in tutte le quattro classi di creditori, composte da istituti bancari, assistiti dalla garanzia Medio Credito Centrale, e fornitori.

Fonderia Piave srl, attiva a Spresiano nella Marca Trevigiana, è specializzata nella produzione di fusioni in ghisa per diversi comparti industriali, come quello oleodinamico e idraulico.

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