Penale

Quando si configura il reato di omesso versamento Iva

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a cura della Redazione PlusPlus24 Diritto

Reati tributari - Omesso versamento Iva - Amministratore che paga fornitori e dipendenti - Reato non ascrivibile - Adempimento dell'obbligazione tributaria - Mancata consapevolezza di non avere risorse finanziarie per adempiere all'obbligazione
Ai fini della configurabilità del reato di omesso versamento Iva è richiesto il dolo generico, che è integrato dalla condotta omissiva posta in essere nella consapevolezza della sua illiceità, non rilevando i motivi della scelta dell'agente di non versare il tributo. La scelta dell'imputato di provvedere al pagamento di dipendenti e fornitori era avvenuta in una prospettiva di continuità aziendale, nella convinzione che tale opzione avrebbe consentito la prosecuzione dell'attività d'impresa, il conseguimento di ricavi e la produzione utili e, quindi, anche l'adempimento alla scadenza della obbligazione tributaria, con la conseguente insussistenza della rappresentazione da parte dell'imputato medesimo della mancanza delle risorse necessarie per assolvere a tale adempimento alla scadenza.
• Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 16 ottobre 2019 n. 42522

Finanze e tributi - In genere - Reato di omesso versamento dell'iva - Momento consumativo - Prestazioni effettuate - Effettiva riscossione dei corrispettivi - Rilevanza - Limiti
In tema di omesso versamento dell'IVA, il reato omissivo previsto dall'art. 10-ter d.lgs. 10 marzo 2000, n. 74 consiste nel mancato versamento all'erario delle somme dovute sulla base della dichiarazione annuale che, tranne i casi di applicabilità del regime di "IVA per cassa", è ordinariamente svincolato dalla effettiva riscossione delle somme-corrispettivo relative alle prestazioni effettuate.
• Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 9 febbraio 2018 n. 6220

Omesso versamento IVA - Responsabile anche il nuovo amministratore
È punibile il nuovo amministratore che subentri ad altro amministratore dopo la presentazione della dichiarazione d'imposta e prima della scadenza del versamento per i reati tributari connessi alla carica, in quanto, con l'assunzione della carica stessa, si espone volontariamente a tutte le conseguenze che possono derivare da pregresse inadempienze. Infatti l'amministratore in quanto tale è tenuto a presentare e sottoscrivere le dichiarazioni rilevanti per l'ordinamento tributario adempiendo agli obblighi conseguenti.
• Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 9 febbraio 2018 n. 6220

Finanze e tributi – In genere - Omesso versamento IVA - Elemento psicologico - Dolo generico - Oggetto - Superamento della soglia di punibilità - Consapevolezza - Necessità
L'elemento soggettivo del reato di omesso versamento di IVA, previsto dall'art. 10-ter del D.Lgs. n. 74 del 2000, è il dolo generico, da estendersi anche alla consapevolezza del superamento della soglia di punibilità, individuata, a seguito delle modifiche apportate dal D.Lgs. n. 158 del 2015, in 250.000 euro dalla disposizione incriminatrice.
• Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 25 gennaio 2016, n. 3098

Finanze e tributi - In genere - Reato di omesso versamento dell'IVA - Natura istantanea - Momento consumativo - Conseguenze
Il reato di omesso versamento dell'imposta sul valore aggiunto ha natura istantanea ed unisussistente, con la conseguenza che gli omessi versamenti periodici non costituiscono frazioni anticipate della fattispecie incriminata e il dolo, che è integrato dalla volontà dell'omesso versamento, deve sussistere alla scadenza del termine cd. lungo e non in momenti ad esso antecedenti.
• Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 25 febbraio 2015, n. 8352

Finanze e tributi – In genere - Omesso versamento IVA - Elemento psicologico - Dolo generico - Motivi del mancato versamento del tributo - Rilevanza - Esclusione
In tema di reati tributari nel reato di cui all'art. 10-ter D.Lgs. n. 74 del 2000, è richiesto il dolo generico, integrato dalla condotta omissiva posta in essere nella consapevolezza della sua illiceità, a nulla rilevando i motivi della scelta dell'agente di non versare il tributo.
• Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 25 febbraio 2015, n. 8352

Tributi erariali indiretti – Iva (imposta sul valore aggiunto) - Omissione di versamento - Reato - Consumazione - Dichiarazione annuale - Importo superiore ad euro 50.000,00 sanzioni
Il reato di omesso versamento dell'imposta sul valore aggiunto (art. 10-ter D.Lgs. n. 74 del 2000), la cui consumazione avviene nel momento in cui l'imposta dovuta in virtù della dichiarazione annuale non viene pagata, per un importo superior ad € 50.000,00, entro il termine previsto per il saldo dell'acconto relative al periodo di imposta dell'anno successive, non è in rapporto di specialità , bensì in rapporto di progressione illecita con l'art. l'art. 13, 1° comma, D.Lgs. n. 471 del 1997 che prevede la sanzione amministrativa per il mancato versamento periodico dell'imposta entro il mese successive in cui è maturato il debito mensile iva. Ne consegue l'applicazione al trasgressore di entrambe le sanzioni.
• Corte di Cassazione, sezioni Unite, sentenza 12 settembre 2013 n. 37424

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