Reati ostativi, legittimo escludere i condannati dalle pene sostitutive
Lo afferma la Corte costituzionale, sentenza numero 139 depositata oggi, aggiungendo però che l’esecuzione delle pene detentive deve essere conforme ai principi di rieducazione e di umanità
Rientra nella discrezionalità del legislatore la scelta, compiuta dalla riforma Cartabia, di non consentire l’applicazione di pene sostitutive alla detenzione ai condannati per i reati indicati nell’articolo 4-bis dell’ordinamento penitenziario (i cosiddetti “reati ostativi”); ma il legislatore e l’amministrazione penitenziaria hanno il “preciso dovere” di assicurare a tutti i condannati a pene detentive “condizioni rispettose della dignità della persona e del principio di umanità della pena”.
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