Professione e Mercato

Violenza donne: ruolo attivo degli avvocati

Al via la rilevazione statistica dei procedimenti giudiziari riguardanti la violenza di genere da parte del ministero della giustizia. Coinvolti attivamente anche gli avvocati

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di Marina Crisafi

Dal 1° gennaio 2023 il ministero della Giustizia ha attivato uno strumento in più per il contrasto della violenza di genere, attraverso la rilevazione dei dati relativi ai procedimenti giudiziari sul fenomeno.
Il progetto che, coinvolge attivamente anche gli avvocati, è stato illustrato nel dettaglio da via Arenula attraverso una specifica nota diramata a tutti gli uffici.

Progetto rilevazione reati violenza di genere
L'obiettivo dell'intervento è quello di poter acquisire e rendere disponibili per la consultazione e l'analisi statistica, i dati relativi a fatti rientranti nella casistica della violenza di genere, come indicato dalla legge 53/2022.
Il fine è dunque quello di realizzare e pubblicare periodicamente costanti analisi statistiche, per far emergere caratteristiche ed evoluzioni delle condotte criminali.
L'operatività prevede un intervento ad hoc sui sistemi informativi dell'area penale, in modo da consentire a tutti gli uffici giudiziari italiani la registrazione di dati importanti, come la relazione tra vittima e autore del reato, la fattispecie di reato commesso, le modalità utilizzate.
In questo modo, si possono formulare, scrive via Arenula, "le risposte più efficaci nella prospettiva della prevenzione dei reati e dell'innalzamento degli standard di tutela delle vittime".
Inoltre, l'aggiornamento dei sistemi informativi degli uffici giudiziari, al fine di consentire un costante monitoraggio del fenomeno, "dà attuazione agli obiettivi del tavolo tecnico istituito nell'ambito della collaborazione tra il Ministero della Giustizia e l'Istituto Nazionale di Statistica, per alimentare la banca dati sulla violenza di genere con i flussi informativi giudiziari".
L'analisi dei vari aspetti del fenomeno rappresenta, infine, "uno dei principali strumenti di prevenzione, in linea con le indicazioni della Convenzione del Consiglio d'Europa e con le ultime norme in tema di rilevazioni statistiche sulla violenza di genere (legge n.53 del 5 maggio 2022)".

Come funziona l'intervento

Nel dettaglio, per raggiungere questi obiettivi, si è intervenuti sul flusso del Processo Penale Telematico (PPT) agendo sia sui Portali sia sul Registro penale.
Gli atti e i metadati delle fattispecie di reati relativi alla violenza di genere potranno essere depositati dalle fonti giuridiche attraverso il portale delle notizie di reato (Pndr) mentre gli avvocati lo potranno fare attraverso il portale del deposito degli atti penali (PdP).
Queste procedure consentiranno "di rendere più rapido e efficiente il processo di acquisizione e lavorazione delle informazioni presso le cancellerie delle procure tramite il sistema del Registro generale penale informatizzato (ReGeWeb)".
Le informative di reato e le denunce saranno in tal modo acquisite all'interno dei fascicoli penali permettendo in seguito la trasmissione dei dati relativi alla violenza di genere all'Istat.

Il ruolo degli avvocati
Anche gli avvocati avranno un ruolo attivo, potendo comunicare le informazioni di fatti rientranti nella casistica della violenza di genere.
A tal fine è stata disposta infatti la modifica del Portale dei depositi degli atti penali (PdP) e in particolare delle funzioni di deposito di una denuncia/querela.
In tal modo, l'avvocato potrà indicare, oltre al presunto reato, anche tutte le info specifiche che consentono di circostanziare il fatto e che saranno successivamente oggetto di rilevazione statistica.
Tramite il PdP gli atti e i metadati inseriti dagli avvocati saranno trasmessi alle cancellerie che provvederanno ad acquisire le informazioni all'interno dei fascicoli penali.

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