Giustizia

Riforme civile, penale e magistratura onoraria: martedì si riparte in Commissione al Senato

Obiettivo delle riforme la riduzione dei tempi del processo per accedere ai fondi del Recovery plan

di Francesco Machina Grifeo

Si riparte domani in Commissione giustizia del Senato con l'esame dei Ddl di riforma del processo civile, penale e della magistratura onoraria. Una batteria di provvedimenti che nelle intenzioni del Governo dovrebbe segnare una chiave di volta del sistema giurisdizionale capace di imprimere quella accelerazione alla durata dei processi indicata dall'Europa come condizione per l'erogazione delle risorse del Recovery plan.

Sul fronte penale, dunque, dopo l'approvazione da parte della Camera dei deputati il 3 agosto scorso, è stato trasmesso al Senato il Ddl (2353) "Delega al Governo per l'efficienza del processo penale nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari" (Relatore alla Commissione Ostellari, Pareri della 1ª, della 5ª, della 8ª, della 11ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali).

Scopo del provvedimento, giudicato dagli avvocati un "compromesso" che seppur migliorativo della situazione esistente non può dirsi definitivo, è la riduzione del 25% dei tempi di durata del processo penale entro i prossimi cinque anni. Il tentativo è quello di incidere sulla fase di appello che dura mediamente 850 giorni contro uno standard europeo di 104 giorni, portando le 29 Corti di appello a rispettare un limite di due anni. Al momento sono 19 le Corti d'appello che rispettano tale parametro; 3 si attestano lievemente sopra dei 2 anni; particolarmente problematiche invece 7 CdA. ( Processo penale, le principali novità della riforma Cartabia )

Sempre al Senato prosegue poi l'esame congiunto in Commissione dei disegni di legge (1662) "Delega al Governo per l'efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie" (Pareri della 1ª, della 5ª, della 6a, della 8ª, della 11a e della 12ª Commissione) e (311, Caliendo e altri) "Istituzione e funzionamento delle camere arbitrali dell'avvocatura" (Pareri della 1ª, della 5ª, della 6a, della 7ª, della 10ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali).

Nel mese di giugno il Ministero della Giustizia ha depositato i 24 emendamenti governativi al Ddl delega con l'obiettivo di abbattere del 40% il tempo di definizione dei processi civili. Tra le principali novità, la valorizzazione delle forme di giustizia alternativa; la semplificazione del procedimento civile (anche stabilizzando le innovazioni telematiche introdotte durante l'emergenza covid); il rafforzamento della tutela del credito nel processo esecutivo; una semplificazione per i giudizi in materia di lavoro; l'istituzione di un rito unitario in luogo della frammentazione dei procedimenti di famiglia, preservando le specificità della giustizia minorile. ( Riforma del processo civile: 60 milioni alla mediazione )

Per quanto concerne invece il capitolo magistratura onoraria sempre in Commissione giustizia del Senato riprende l'esame di una serie di disegni di legge di modifica del decreto legislativo del 2017 (S.1516, S.1555, S.1582, S.1714 e S.1438, Relatori: Lucia Elvira Evangelista, Urraro e Valeria Valente). Si attende nei prossimi giorni il deposito da parte della ministra Marta Cartabia degli emendamenti a seguito del completamento dei lavori della Commissione Castelli che ha concluso i propri lavori lo scorso 21 luglio. Fra le novità contenute nella proposta l'aumento delle competenze per i giudici di pace sia nel civile sia nel penale; il mandato unico di 6 anni; e 9 giorni di lavoro mensili; oltre alla parola fine sul pagamento a cottimo. ( Riforma della magistratura onoraria: doppio regime per i nuovi ingressi e chi è già in servizio)

Intanto, ai primi di agosto, il cd decreto Pubblica amministrazione ha imbarcato anche la proroga per i giudici onorari. L'articolo 17-ter (Disposizioni in materia di magistratura onoraria), introdotto dal Senato, infatti, differisce al 31 dicembre 2021 l'applicabilità del nuovo regime di attribuzione dell'indennità ai magistrati onorari in servizio, e al 31 ottobre 2025 l'applicabilità delle disposizioni in materia di processo civile telematico per i procedimenti introdotti dinnanzi al giudice di pace. ( Dl Pa, Magistrati onorari: nuova proroga per la riforma Orlando )

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©