Giustizia

Via libera a separazione carriere, il Cdm approva riforma - Mantovano: “Testo non blindato”

Tre i cardini della riforma: separazione delle carriere, doppio Csm e Alta corte disciplinare. Nordio: “Mettiamo fine alla degenerazione correntizia”. Riunione d’urgenza dell’Anm

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di Francesco Machina Grifeo

Via libera alla separazione delle carriere dei magistrati in Consiglio dei ministri. È stato infatti ha approvato il disegno di legge costituzionale in materia di ordinamento giurisdizionale e di istituzione della Corte disciplinare. L’approvazione, a quanto viene spiegato, è stata salutata da un applauso.

Il testo si compone di otto articoli e modifica gli articoli 87, 102, 104, 105, 106, 107, 110. L’articolo 104 della Costituzione nella nuova formulazione, al primo comma, così recita: «La magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere ed è composta dai magistrati della carriera giudicante e della carriera requirente”. Il secondo comma è così modificato: “Il Consiglio superiore della magistratura giudicante e il Consiglio superiore della magistratura requirente sono presieduti dal Presidente della Repubblica”. Il comma 3: “Ne fanno parte di diritto, rispettivamente, il primo Presidente e il Procuratore generale della Corte di cassazione. Il comma 4 invece prevede il sorteggio: “Gli altri componenti sono estratti a sorte, per un terzo, da un elenco di professori ordinari di università in materie giuridiche e avvocati dopo quindici anni di esercizio, che il Parlamento in seduta comune, entro sei mesi dall’insediamento, compila mediante elezione, e, per due terzi, rispettivamente, tra i magistrati giudicanti e i magistrati requirenti, nel numero e secondo le procedure previsti dalla legge”.

LA BOZZA DEL DDL COSTITUZIONALE

Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, aprendo la conferenza stampa ha ringraziato il Ministro Nordio “per il lavoro svolto” richiamando l’attenzione sui cardini della riforma: “separazione delle carriere, doppio Csm e Alta corte disciplinare, proposta dal ministro”. Interrogato sulla possibilità di un referendum ha aggiunto: “Se vale l’adesione alla sostanza, e se vi sarà un confronto nel merito in Parlamento, quale noi auspichiamo di fronte a un testo che certamente non è blindato, ma aperto al contributo dell’intero Parlamento, non è così certo, non al 100% che si arrivi al referendum. Facciamo un passo alla volta”.

Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, particolarmente soddisfatto, ha detto: “Poniamo rimedio alla degenerazione correntizia”. “Interrompere questo legame” che “ha portato a tutta una serie di anomalie è stato il nostro compito principale, attraverso il sorteggio”. Aggiungendo: “Ho finito di rendere omaggio in questo modo alla memoria di due grandi personaggi. Uno era il collega Falcone che era favorevole alla separazione delle carriera e alla memoria di Giuliano Vassalli, eroe della Resistenza, che aveva voluto il codice accusatorio al quale ci siamo ispirati con questa riforma costituzionale”.

Riguardo poi alla convocazione da parte del Presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia “in via d’urgenza” della Giunta esecutiva centrale alle 16.30, ha aggiunto: “Siamo aperti al dialogo, accettiamo contributi, suggerimenti ma devono accettare principio che volontà popolare è sacra e se ci è stato dato il mandato di separare le carriere noi ubbidiamo alla sovranità che appartiene al popolo”.

“È un provvedimento epocale – ha spiegato il Ministro- che si articola su tre principi fondamentali: il primo è la separazione carriere, che attua il principio fondamentale del processo accusatorio voluto da Vassalli, gli altri sono la composizione e la elezione del Csm. Queste tre rivoluzioni – ha spiegato - sono un ossequio all’indipendenza della magistratura. Non sempre i magistrati che pure sono dipendenti dal governo e dal parlamento sono in realtà indipendenti dalle varie pressioni nell’ambito dell’associazione alla quale partecipano”.

“Abbiamo dato rilevanza costituzionale al fatto che anche la magistratura requirente è, deve essere, e resterà assolutamente indipendente da qualsiasi interferenza del potere esecutivo e da qualsiasi pressione di altri organismi. Gode e godrà delle stesse garanzie di indipendenza della magistratura giudicante”.

“Vi è un’enfatizzazione dell’autonomia e dell’indipendenza del magistrato. Proprio perché sono tutti uguali davanti alla legge, il sistema del sorteggio attraverso la selezione che abbiamo previsto di magistrati già valutati varie volte è una selezione che per definizione non può fallire. Noi non possiamo immaginare che vengano sorteggiate persone inette, incapaci, magari anche di scarsa credibilità etica perché il canestro da cui vengono estratte è estremamente qualificato”.

Nasce l’Alta Corte per le questioni disciplinari 
“La questione cosiddetta disciplinare che agisce nell’ambito del Csm, che quindi cumula in un modo abbastanza anomalo varie funzione amministrative, è stata staccata attraverso la composizione di un’Alta corte composta da 15 giudici”, ha spiegato Nordio. “Anche in quest’Alta Corte vi è una prevalenza di elementi togati, ma il sorteggio avviene in un canestro di persone estremamente qualificate. Sono magistrati che hanno almeno 20 anni di esperienza e stanno svolgendo funzioni di legittimità. La cosiddetta cultura della giurisdizione rimane ovviamente inalterata perché la magistratura è unica”.

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